Schiscetta tricolore

Schiscetta tricolore

Battuto di melanzane affumicate al rosmarino con passatino di pomodorini piccadilly e burrata con briciole di pane

schiscetta tricolore

Da un'indagine fatta su scala nazionale emerge che la cucina e i piatti della tradizione italiana sono l'aspetto più rappresentativo dell'identità nazionale per il 46% degli italiani.

Ad unire l'Italia da un punto di vista gastronomico (almeno quello!) ci pensò per la prima volta Pellegrino Artusi, con il suo celeberrimo ricettario "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene". Crostini di fegatini di pollo, spaghetti col pomodoro, gnocchi, risotto alla milanese, vitello tonnato, scaloppine, crostate di frutta e zuppa inglese, sono alcuni dei piatti che Artusi dal Piemonte alla Sicilia, impose come piatti nazionali. In particolare, fu proprio Artusi a rendere regola aurea il binomio "pasta-salsa di pomodoro": prima di lui in nessun altro manuale di cucina si trova quello che sarebbe diventato il piatto simbolo della cucina italiana.

Oggi voglio rendere omaggio al tricolore italiano. Seguitemi in cucina!

Vi propongo una schiscetta che pesca dalla tradizione, con l’utilizzo di ingredienti poveri abbinati in modo inusuale e una protagonista: la melanzana. 

melanzane

Credit foto Liz West from Boxborough, MA - via Wikimedia Commons

La melanzana è un ortaggio originario dell’India e della Cina, che in Italia ha conquistato soprattutto il sud, dove è protagonista di numerose ricette.

La melanzana è un ortaggio incredibilmente versatile in cucina ed è fonte di benessere, contenendo molto ferro con un apporto calorico molto basso, prestandosi quindi alla perfezione come alimento da inserire nelle diete. Anche se ormai le melanzane le trovate nei supermercati tutto l’anno, la raccolta avviene nel periodo estivo-autunnale, in particolare da giugno a ottobre in base alla zona di coltivazione. Ne esistono diverse varietà, che si distinguono in base alla forma e al colore: ci sono quelle tonde, ideali da impanare e friggere; quelle ovali e quelle oblunghe, perfette per essere grigliate o per realizzare sfiziose polpette; infine quelle lunghe, da fare ripiene alla “napoletana”.

I colori variano dal viola pallido, alle costolature bianche, dal giallo-verde al bianco. La differenza, sta nel sapore:

le melanzane di forma allungata tendono ad avere un sapore più deciso e amarognolo, 
mentre quelle tonde ed oblunghe hanno un gusto più delicato. 

Un'ultima curiosità e poi prometto che ci mettiamo ai fornelli: spesso nelle ricette, si suggerisce di farle spurgare dall’acqua di vegetazione, in realtà le melanzane che si trovano in commercio non hanno più la necessità di questo passaggio e possono essere utilizzate subito per le vostre preparazioni.

Vi propongo una ricetta molto semplice ma nello stesso tempo scenografica: la vista come il gusto, necessita del medesimo nutrimento e con pochi ingredienti si possono creare schiscette incredibilmente saporite.

Ingredienti per 2 schiscette

2 melanzane (tonde)
4 cucchiai di latte
6 pomodorini Piccadilly
2 fette di pane in cassetta senza crosta (anche raffermo)
1 burrata da 300 g
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
4 foglie di basilico
Sale q.b.
Pepe qb
Olio Evo qb

ricetta schiscetta tricolore passo a passoPassate le melanzane in forno a 180° con uno spicchio d'aglio e un rametto di rosmarino. Dopo 20/30 minuti di cottura, lasciatele raffreddare.

Togliete la buccia e battete le melanzane a coltello condendole con sale, olio extravergine di oliva e foglie di timo.

Per il passatino di pomodoro: tagliate i pomodorini a pezzi, marinateli con aglio e basilico e poi fateli saltare in padella per un paio di minuti. Frullate tutto aggiungendo 4 cucchiai di latte e regolate di sale e pepe.

Tagliate le fette di pane in cassetta a cubetti e saltate in una padella calda, senza grassi fino a completa doratura.

Mettete il passatino di pomodoro nelle schiscette (o nel piatto), aggiungete, aiutandovi con un coppapasta, un po’ di melanzane battute e adagiatevi sopra la burratina aperta e condita con olio evo e i crostini.

E... buon appetito!

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