Schiscetta - Erbazzone Emiliano
Quante volte abbiamo intrapreso un viaggio sull’autostra del sole. E quante volte ci siamo fermati per una pausa pranzo frugale, un caffè o una colazione tra amici in un Autogrill?
Il tratto che collega Milano con Bologna, penso di averlo percorso almeno un centinaio di volte, vivendo un susseguirsi di cambiamenti architettonici e paesaggi. Dal ponte di Calatrava di Reggio Emilia, alla stazione ferroviaria, passando per il famoso ponte della “Veggia” che divide Sassuolo da Reggio Emilia, che puoi percorrere in bicicletta in un soffio per una gita fuori porta rubata ad una giornata grigia.
Cosa mi piace ricordare di questi luoghi? Il cibo, le ricette, la tradizione che si portano dietro: La stria, le chizze fritte, la piadina, i cassoni e l’erbazzone.
Valori e tradizioni che ho avuto l’occasione di trovare in un unico spazio, nel quale si fonde la filosofia di Eataly, basata sulla proposta di prodotti di alta qualità a filiera corta, grazie al rapporto diretto con i fornitori e la volontà di Autogrill di voler innovare e diversificare la propria offerta sulla linea autostradale. Nasce così una nuova concezione del punto di ristoro e della sosta, che diventa memorabile. Il primo nato da questa collaborazione, si trova lungo l’A1, tra l’allacciamento con l’A22 e il casello Modena Nord, un’area che vede ogni anno un grandissimo flusso di viaggiatori, italiani e stranieri. Un punto vendita nell’area di servizio di Secchia Ovest (Modena) che dà il via ad un format innovativo: Eataly X Autogrill.
Caratterizzato per la semplicità, l’essenzialità e la cura di ogni dettaglio, il locale mette al centro una visione e una ricerca della naturalità dei prodotti, l’artigianalità e la produzione in sito di tutta la linea da banco. L’offerta è varia, dalla caffetteria a marchio Eataly Kimbo, partner storico di Autogrill (e a mio parere un caffè eccezionale), la pasticceria con i dolci di Luca Montersino (dolci che trovate anche nei Bistrot Autogrill e Mercato del Duomo). Proseguendo poi con insalate di Ortobra, la pasta fresca con il pastificio Rossi di Modena e, a completare l’offerta, la carne dell’azienda Granda Raza Piemontese, presidio Slow Food, e il pane, cotto nel forno in sito, con lievito di pasta madre italiano.
Più di 300 posti a sedere e il servizio al tavolo nel ristorante al piano superiore, celebrano il concetto di sosta, teso a rallentare i ritmi di vita: un viaggio nel viaggio.
A celebrare questo piccolo gioiello, una mia schiscia da viaggio, da preparare la sera per la mattina, per Pic Nic e schiscette: L’Erbazzone Emiliano.
Mi seguite in cucina? 
Ingredienti:
1 kg di bietole (anche surgelate se preferite)
1 mazzo di cipollotti
50 gr di lardo (facoltativo per i vegetariani)
2 spicchi di aglio
6 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 rotoli di pasta sfoglia (o fatta da voi o acquistata al supermercato)
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
Preparazione
Scaldate il forno a 200°. Rosolate il lardo con l’aglio tritato e i cipollotti tritati,aggiungete le bietole e lasciatele insaporire proseguendo la cottura fino a togliere tutta l’acqua. Salate e pepate. Quando il ripieno si sarà raffreddato aggiungete il parmigiano grattugiato.
Adagiate il disco di pasta in una teglia da forno rotonda foderata con carta da forma e ben unta, versare il ripieno di bietole distribuitelo uniformemente, aiutandovi con un cucchiaio di legno e ricoprite con un altro strato sottile di pasta cercando di formare delle grinze con la pasta che abbonda e punzecchiare con una forchetta la superficie. Cuocere a 200° per 30’
Quando mancheranno 5 minuti alla fine della cottura ungete la superficie abbondantemente con l’olio e 2 fettine di lardo tritate e rimettete in forno.
Insuperabile!
